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Yakkira no Tobi
Salve, son lieto di presentarvi questo piccolo romanzo che tratta di una giovane tredicenne, Yakkira che arriva in Italia con i suoi genitori dopo un non lieto passato in Giappone, non vive benissimo qui, ma questo lo leggerete..
<ciao, sono Yakkira, vengo dal Giappone..Ho tredici anni>
Si presenta così la giovane dinnanzi ad i suoi compagni italiani, sguardo imbarazzato ma felice dall'esser accolta nella sua nuova classe..La 3^B dell'Istituto Comprensivo "GIOVANI SPERANZE"...<pss, chi è questa giappaminkia> Mormorii non troppo felici quelli che passan fra i banchi, ragazzi che comincian subito ad insultare le provenienze della sorridentissima Yakkira, ragazze che la emarginerebbero con gli occhi..<traquilla, ti troverai bene..> Parole della Professoressa, che cerca di difenderla dai pregudizi altrui..Gli passerebbe una mano sulla calda felpa che indossa, rappresentante un villaggio natalizio, dopotutto siam in periodo invernale, si apprestan ad accogliere Babbo Natale (?) nelle proprie case..Gambe parallele le une alle altre e mani che trengon stretto lo zaino nero che si porta dietro..<puoi andare lì, vicino a Tobi..> Indicherebbe un banco non molto ben fatto, con qualche rottura quà e là, fin ora non si aspettavan una nuova studente, si son dovuti allarmare all'ultimo momento..Avanzerebbe imbarazzata dunque con lo sguardo basso, palline di carta e pezzi di gomma che volerebbero fin ad colpire sul suo volto per poi cadere con violenza sul terreno..<uhmph> Piccolo ghigno, quasi per far iniziare un pianto..
<io sono Tobi!> Affermerebbe sorridente il ragazzo all'accomodarsi dell'altra..
<parli con me?> Domanderebbe la giovane alzando lo sguardo e lasciando che le treccine che porta le vadan a coprire leggermente il volto..<sisi, parlo con te, da dove vieni..se non sbaglio ti chiami Yakkira>
Lei con un cenno del capo distruggerebbe i dubbi dell'altro..<v-vengo dal Giappone> Volterebbe dunque il capo indicando una cartina geografica rappresentante il mondo..<da qui!> Indicherebbe andando ad alzare l'indice, smalto violaceo quello che indossa..<ah, bello..> Sorriderebbe dunque..<hai il libro di mate?> .... Silenzio dell'aula seguito da una voce stornazzante che afferma...<aaah, NEACHE IL PRIMO GIORNO..TORNATENE DAL TUO PAESE, GIAPPONESE!> Urlerebbe uno dei compagni, si susseguirebbe un parlare collettivo, mormorio che si fà intensivo..Ella si alzerebbe dunque, afferrerebbe il suo zaino e correrebbe verso l'uscita in lacrime, Tobi non può far nulla se non osservare la scena, debole..Ella varcherebbe la porta, scappando via..
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L'idea potrebbe essere molto carina però non mi piace il modo in cui l'hai scritta: il condizionale è il tempo dell'incertezza e non capisco perchè tu l'abbia usato in tutto il racconto. Un'altra cosa che non ho capito sono i due punti uno di fila all'altro ".." Non capisco il loro significato, hai sbagliato a scrivere? Ci sono anche alcuni aspetti che non mi sono chiari, per esempio come faccia la ragazza a conoscere così bene l'italiano e a parlare senza i tipici difetti di pronuncia giapponesi . -
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Mh si, ho dovuto scriverla velocemente, magari la correggo domani..i punti non sò gli metto in automatico D: .
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